Il Pacemaker è un dispositivo che serve a vicariare il ritmo cardiaco nei casi in cui il cuore batte con una frequenza troppo bassa per sostenere le normali funzioni dell’ organismo.
L’ eccessivo rallentamento del battito cardiaco viene chiamato bradicardia. La bradicardia può essere benigna (come negli sportivi), asintomatica o sintomatica. I sintomi più importanti vanno dall’ astenia (stanchezza e spossatezza), alla vertigine, alla sincope (svenimento).
La procedura di impianto del pacemaker non richiede un intervento a cuore aperto e la maggior parte dei pazienti viene dimessa entro 36 ore. La procedura può essere eseguita in anestesia locale o totale.
- Nella porzione superiore del torace viene realizzata una piccola incisione di circa 5 centimetri di lunghezza
- Uno o due elettrocateteri vengono guidati all’interno di una vena (di solito succlavia o cefalica) fino a raggiungere il cuore
- Vengono connessi gli elettrocatetere al pacemaker e programmato il dispositivo in funzione delle necessità cliniche del paziente
- Il pacemaker viene quindi inserito nel sottocute e l’incisione suturata