L’affanno è spesso percepito dal paziente come “fame d’aria”(dispnea).


Con il termine “dispnea” si definisce la spiacevole sensazione di difficoltà respiratoria che si avverte solitamente dopo sforzi di modesta entità o talvolta anche a riposo.

Immagine1j

Include la percezione da parte del paziente di una respirazione laboriosa.
Può trattarsi di un’esperienza soggettiva che non sempre è coerente con i riscontri obiettivi e presentarsi nel contesto di patologie della sfera psichiatrica.
La dispnea può essere peraltro dovuta a patologie a carico dell’apparato respiratorio e dell’apparato cardiovascolare o alla sovente coesistenza di entrambe le componenti.
Per quanto concerne l’ambito cardiovascolare, la dispnea può essere interpretata come equivalente anginoso oppure derivare da alterazioni di funzione della pompa cardiaca che interferiscono con i normali scambi gassosi a livello polmonare.
E’ il sintomo principale dello Scompenso Cardiaco, patologia caratterizzata da dispnea per sforzi via,via di entità sempre più modesta, sino al verificarsi della stessa anche in condizioni di riposo.

In alcuni casi la dispnea si verifica principalmente durante la notte e il paziente trae sollievo dalla posizione ortostatica o seduta. In questo caso si parla di “Dispnea parossistica notturna”, tipicamente dovuta a patologie del sistema cardiocirolatorio.

La diagnosi e il trattamento della causa di questo sintomo non possono prescindere da una accurata valutazione cardiologica e pneumologica.